Un fenomeno in forte aumento tra gli italiani è l’avversione ai rapporti intimi, comunemente chiamata anoressia sessuale e per gli scienziati anafrodisia: origini, cause, chi ne è affetto e come si cura il desiderio sessuale inibito.
Problemi di sesso, l’anoressia sessuale
Parlare di sesso è come attraversare un campo minato, eppure la questione interessa particolarmente moltissime persone: secondo gli studiosi, poco meno della metà della popolazione americana non ha avuto e non ha ad oggi rapporti sessuali, mentre da una ricerca condotta in Olanda si evince che il 30% del campione di persone intervistate ha avuto una esperienza di avversione al sesso almeno una volta nella vita.
Si chiama anoressia sessuale ed è una condizione prettamente psicologica. I sintomi sono diversi, in primis un forte calo della libido e addirittura delle fantasie erotiche e delle sensazioni fisiche che partono dai genitali. Non è un problema di origine fisico o indotto da differenze culturali, neanche la fede religiosa centrerebbe ben poco con questa mancanza di voglia di fare l’amore e addirittura di avere delle fantasie riguardanti l’erotismo.
Si hanno quindi fenomeni di apragmatismo sessuale e di rifiuto della sessualità. Questo disturbo, paradossalmente, si è diffuso in tempi moderni, in cui la società risulta libera sessualmente, mentre quando il sesso era un tabù e c’era più pudore, se ne parlava meno e soprattutto i casi concreti di questa forma di anoressia erano veramente pochissimi.
Cause dell’anafrodisia
La bella notizia è che si tratta di una condizione transitoria, la brutta è che bisogna risalire alla causa primaria. Ebbene sì, perché l’avversione al sesso non è una malattia, bensì un sintomo che nasconde la mancanza di autostima erotica, la paura di soffrire sentimentalmente parlando, troppa pornografia e troppo tempo trascorso connesso ai social network. Soprattutto tra i giovani, i quali sono perennemente connessi a Facebook e Instagram.
Un tempo, la distanza aumentava il desiderio, mentre ora basta avviare la app con il proprio smartphone per sentirsi vicini a chiunque e parlare di tutto. Peccato che il virtuale sta subentrando al reale e le conseguenze per la mente sono la lenta scomparsa delle emozioni e dei desideri.
Anche quelli derivanti dalla libido. Quanti giovani americani o asiatici finiscono al Pronto Soccorso perché vogliono concludere una partita al loro videogioco preferito anche a costo di non dormire e non mangiare? Inoltre, la sovraesposizione alle immagini erotiche passa come la normalità, facendo dimenticare la dimensione umana e l’importanza anche di un piccolissimo gesto. Questa potrebbe essere la soluzione a un’educazione sessuale inadeguata e allo sviluppo di credenze erronee riguardanti il sesso.
Come si cura il desiderio sessuale inibito
L’anoressia sessuale, normalmente, ha cause psicologiche e non fisiche. Come si evince dalla recensione di Vivodisesso.info, per sopperire ai disturbi fisici maschili come la mancanza di erezione si possono usare integratori totalmente naturali e senza controindicazioni. Tuttavia, il desiderio sessuale inibito nelle donne è spesso associato alle difficoltà di raggiungere l’orgasmo o al dolore fisico provato durante l’attività sessuale, con conseguenti discrepanze nel desiderio sessuale della coppia e soprattutto l’assenza totale di rapporti intimi.
Per curare il desiderio sessuale inibito, la persona che ne soffre dovrà prendere coscienza del suo disturbo. Successivamente, dovrà importante dare una svolta alle attività abituali di coppia. Spesso è la routine ad uccidere la libido, come le troppe aspettative e la pressione. Ad esempio, inconsapevolmente non si è pronti ad avere un bambino nonostante le insistenze e le domande di parenti e amici. Per reazione, si tende a non avvicinarsi al partner per paura di rimanere incinta. Oppure, si teme di non essere adeguati e si inventano delle scuse per aggirare l’ostacolo.
Bisogna comunque lavorare in coppia: entrambi devono creare un ambiente rilassato e intimo, privo di pregiudizi e pressioni. Inoltre, in caso di inadeguatezza o problemi di impotenza, si deve ricordare che il sesso non è sinonimo di penetrazione, visto che si può godere in una miriade di modi e con l’aiuto di sex toys. Ad ogni modo, per andare sul sicuro e avere un parere esperto, è utile consultare uno psicologo specializzato in problemi sessuali, in modo da seguire un percorso mirato per ritrovare l’intimità perduta.